LIDIA LAVECCHIA
“I lavori per il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera cominceranno nel 2023 e si concluderanno nel 2026”: lo ha confermato giovedì pomeriggio, a Matera, l’ad di Rfi, Vera Fiorani, commissario per la realizzazione dell’opera, al termine di una riunione con l’assessore ai trasporti della Regione Basilicata, Donatella Merra.
Parlando con i giornalisti, Fiorani ha spiegato che “entro il prossimo mese di dicembre sarà varato il progetto definitivo dell’opera, che aspetta una valutazione di impatto ambientale per la galleria di Miglionico, in provincia di Matera; l’appalto avverrà nel 2022.”
L’opera comprende anche 12 viadotti e richiederà una spesa di 365 milioni di euro, cinquanta dei quali provenienti dal Pnrr.
Già da ora si sta valutando la possibilità di prolungare la linea da Matera verso la linea ferroviaria adriatica, per sfruttare a vantaggio della Basilicata lo sviluppo del traffico merci che sta interessando la Puglia e tutta la dorsale: allo studio vi sono più opzioni. Alla riunione con Fiorani e Merra hanno partecipato anche il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, e tecnici di diversi enti.
“È un giorno storico per la nostra città, un giorno atteso addirittura 150 anni”. Così sul suo profilo Facebook il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, commentando l’incontro tecnico a Matera con l’amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani. “Abbiamo finalmente la certezza – continua – che Matera sarà collegata alla infrastruttura ferroviaria nazionale entro il 2026. Fiorani mi ha comunicato l’impegno formale ad avviare le procedure per l’appalto dell’opera entro due mesi”.
Il progetto consentirà di collegare Matera con il sistema dell’alta velocità e potenziare l’offerta di trasporto pubblico in termini di frequenza e qualità. “Un collegamento indispensabile – aggiunge Bennardi – per dare impulso ai settori produttivi agevolando la circolazione nazionale di persone e merci in particolar modo al comparto turistico provinciale e regionale, contribuendo a far uscire dall’isolamento geografico i comuni dell’alta collina materana ed in particolare quelli di Stigliano, Aliano, Cirigliano, Gorgoglione, Accettura, San Mauro Forte”.
“Un giorno storico per la città, che corona un sogno durato troppo a lungo, che ha visto l’impegno e l’impulso di associazioni, partiti politici, cittadini, organizzazioni sindacali e produttive: insieme a loro, sento di ringraziare l’onorevole Mirella Liuzzi, autrice della risoluzione che ha impegnato il governo ad assumere iniziative affinché all’opera fosse attribuito carattere prioritario”.
“Un traguardo fondamentale, che deve vedere la comunità tutta impegnata al raggiungimento dell’obiettivo successivo, cioè il prolungamento della ferrovia dello stato verso la Puglia. Sono già in corso valutazioni e studi di fattibilità per definire l’ipotesi di collegamento migliore”. L’auspicio del primo cittadino “è che grazie alla collaborazione instaurata con l’ad Fiorani e con l’assessore regionale alle infrastrutture, Merra, si possa raggiungere anche questo obiettivo”.
L’impegno del Movimento 5 stelle per la ferrovia Ferrandina – Matera: è stata depositata una mozione per sollecitare il completamento della tratta ferroviaria che da Matera conduce a Ferrandina. E’ una priorità del Movimento 5 stelle del capoluogo Lucano, a riprova di ciò i pentastellati hanno presentato una mozione nel quale chiedono al consiglio comunale della città dei Sassi di esprimere il proprio parere sulla vicenda anche perché la città di materia merita rispetto e dignità, sottolineano i 5 Stelle, ricordando il proprio impegno che ha portato a pungolare il governo centrale attraverso un documento presentato nel 2016 della deputata Mirella Liuzzi nel quale si chiedeva a Palazzo Chigi “la promessa da assumere iniziative affinché sia attribuito carattere prioritario al completamento della linea ferroviaria Ferrandina – Matera – la Martella e contestualmente a valutare la possibilità di realizzare un collegamento ferroviario che collega la città di Matera anche al versante pugliese, dopo aver valutato i costi e i benefici delle possibili alternative. Una sollecitazione ribadita nell’ordine del giorno approvato all’unanimità nel 2016 dal consiglio comunale su proposta del pentastellato Antonio Materdomini e che ha portato il governo a stanziare nel 2018 circa 210 milioni di euro per il completamento dell’opera. Quindi secondo il Movimento 5 stelle il governo ha fatto la sua parte, adesso tocca alla regione Basilicata dare dei segnali concreti affinché si possa portare a compimento questa fondamentale opera necessaria, concludono i 5S per far uscire Matera dall’isolamento in cui versa in riferimento al trasporto pubblico che ricordiamo è un diritto che i cittadini materani ancora non vedono garantito.”
Ci viene da dire: “Finalmente” o “alla fine”? Sarà davvero questa la volta buona, dopo decenni di tira e molla? Mentre si rincorrono nelle ultime ore attestati di ‘paternità’ del tanto sospirato traguardo, che non si faccia l’errore di perdere di vista l’essenziale, cioè la realizzazione di un’opera infrastrutturale di enormi proporzioni, utile a liberare dall’immobilismo e dalla marginalità territori e paesi di provincia rilegati da decenni ad un lassismo di periferia, che forse hanno perso, in questi anni, la speranza, il desiderio e la voglia di fare quel ‘salto’ necessario per vincere l’ostacolo e diventare a tutti gli effetti cittadini liberi di muoversi in un territorio senza confini, abbattendo gli stereotipi di provincialismo, arretratezza e limitatezza culturale, etichette che migliaia di cittadini lucani non meritano.
Lidia Lavecchia