FRANCESCO SCARINGI E LA X^ EDIZIONE DEL CITTA’ DELLE CENTO SCALE FESTIVAL: INAUGURAZIONE CON CONSELVATICO DI VOLUMEZERO E OSA

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di ROCCO PESARINI

 

 

 

 

Inaugurata ieri sera, nell’area della Ex – Cip Zoo alla zona industriale, la decima edizione del Città delle Cento Scale Festival.

Teatro, perfomances, danza, concerti, laboratori, istallazioni, live set… ricchissimo e suggestivo assai il programma del festival più innovativo, sperimentale e moderno che abbiamo in città e, probabilmente, nell’intera regione.

Ebbi già modo due anni fa di intervistare Francesco Scaringi, ideatore, curatore e direttore, insieme a Giuseppe Biscaglia, del festival multidisciplinare ed è sempre un piacere rivederlo, disinvolto padrone di casa di una decima edizione che, quest’anno, ha come tema il Fuori e il Dentro.

Fuori e Dentro, Dentro e Fuori, due concetti che tendono e tenderanno a rincorrersi, a scambiarsi, a confrontarsi per interrogarsi “se, da un lato, dando la possibilità di un Fuori a cui ricorrere, il Dentro possa essere trasformato; dall’altro, se è dal dentro che si generano le forze della trasformazione” in un connubio che mira, che tende, attraverso il teatro, la danza, le arti performative, allo sfondamento e superamento dei confini, di ogni confine per cogliere nuove possibilità, altre possibilità.

Un festival che nasce con partenariati importanti e collaborazioni eccellenti, in un’ottica di rete con il Polo Museale Regionale, con l’Università, con istituti scolastici e realtà artistiche e professionali di primissimo livello.

Scorrendo il ricco programma che si snoderà fino a dicembre, noto e annoto con piacere la prima nazionale del nuovo spettacolo di Luca Morelli – un talento potentino assoluto – dal titolo “Le bureau des object perduts”, Ulderico Pesce ed il suo “Petrolio”, l’unplugged degli Effetti Collaterali sempre nell’area ex – Cip Zoo (che nel mio immaginario fa molto Pink Floyd), oltre a tantissimi altri eventi che incuriosiscono, attraggono ed intrigano.

 

E con tali premesse, davvero geniale l’idea di inaugurare il festival presso l’area della ex – Cip Zoo –  uno dei posti simbolo dell’abbandono e del degrado da un lato, del possibile recupero e valorizzazione dall’altro nella nostra città – con l’istallazione “Conselvatico – l’altro ordine delle cose”, progetto installativo temporaneo a cura di Osa Architettura e Volumezero Architecture e Landscape di Gerardo Sassano.

Non nascondo che l’area è di una suggestione unica:  edifici industriali dismessi, monumenti simbolo della politica economica tentata e mai decollata degli anni del Boom Economico e che oggi sembrano vigilare dall’alto lo stato di abbandono e di degrado che da decenni ormai contraddistingue una zona sulla quale, anni fa, è stata proposta l’idea di un parco della città ma sul quale continuano a rincorrersi idee e progetti volti ad occupare quel vuoto, quello spazio.

E  nella dicotomia Dentro – Fuori, l’area, tramite l’installazione, pur rimanendo Dentro, sarà portata Fuori, sarà offerta alla Città, offrendo spunti di riflessione ed offrendosi come occasione di riscoperta e rilancio.

Un paesaggio composito di luci e di erbe, di profumi ed atmosfere, accompagnato da concerti, live set e performances. Il tutto in scena fino a lunedì 24 settembre, degno lancio e slancio del programma della festival. Uno spazio abitabile e abitato, denso di musica, danza d’autore e incontri, un’area capace di sorprendere. Sarà una festa inattesa, un gioioso rituale di radicamento cittadino, proprio come la vegetazione che ha deciso di abitare l’area.

 

Cos’altro aggiungere? Null’altro se non l’augurio di un buon Città delle Cento Scale Festival a tutti con il suggerimento – che cercherò di seguire io stesso in prima persona – di gustarselo quanto più possibile.

 

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