Stamani sapremo le motivazioni che hanno indotto il pd di Lauria a lasciare la maggioranza che sorregge il Sindaco,Gianni Pittella. Saranno certamente giustificazioni che attengono a problemi della città e ai difficili rapporti con il Sindaco, ma è forte il sospetto che tutto questo sia solo un pretesto per una manovra che è tutta politica e che sembra dettata da Potenza per una esigenza di chiarezza sui rapporti da tenere con “i Pittella”. E questo nonostante lo stesso Sindaco abbia più volte affermato e riconfermato che lui si sente organico al centrosinistra , auspicando una coalizione larga fino a includere i centristi. Evidentemente non basta e il pd teme da parte dei Pittella un atteggiamento ambiguo, ondivago , proprio di chi vuole stare al balcone in attesa di quello che succede nella piazza. Non lo sfiora l’idea che ciascuno dei due fratelli pensino ognuno con la propria testa e che l’exsursus del Sindaco di Lauria basta ed avanza per legittimare la sua fedeltà al centrosinistra da tempi immemorabili. No, si guarda a Lauria con occhio strabico, di chi incalzando il Sindaco e mettendolo in difficoltà vuole chiarire una volta per tutti che i Pittella sono fuori dall’orizzonte strategico del Pd lucano e che non c’è coalizione di centrosinistra che possa annoverarli tra le energie disponibili. Se è così, è perché prevale ancora una volta la logica settaria, stalinista di chi pur di colpire persone scomode e che competono da vicino preferisce perdere le battaglie , all’insegna del muoia Sansone con tutti i Filistei. L’abbiamo già viste queste cose e sappiamo il risultato che hanno prodotto. Oggi una visione strategica di un centrosinistra che voglia riprendere il governo della Basilicata, deve porsi il problema di come tenere insieme le persone e le forze che possono aiutare a raggiungere il risultato, non alzando sbarramenti ma trovando modi dignitosi di convivenza e smussando le pregiudiziali politiche che tanto danno hanno fatto a,livello nazionale in queste ultime elezioni e, ancora adesso,nelle regionali che sono alle porte. Niente a che fare con i cinque stelle, niente a che fare con Renzi, niente a che fare con Calenda. Così che ,fuori questo e fuori quello, ci condanniamo da solo alla irrilevanza .ROCCO ROSA
IL PD LUCANO E IL CASO LAURIA
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2 commenti
Al netto delle manovre descritte che mi pare siano finalizzate ad evitare duelli ( candidato PD/ Pittella) per individuare il candidato di centro sinistra alle prossime regionali, io credo che in Basilicata occorra lanciare, in una coalizione di centro sinistra possibilmente ampia, nuovi protagonisti giovani e liberi dalle logiche ormai trentennali che hanno portato sulla scena sempre i soliti noti e alle conseguenti spartonzole, prima vincenti e poi perdenti; questo vale per il PD, per i Pittella, e per tutti coloro che intendano contendere alle destre il governo della Regione. Altrimenti, sarà una nuova sconfitta.
Ci hanno messo troppo tempo.