La federazione italiana cuochi sta sperimentando una tecnologia nuova per ottenere recensioni autentiche ai ristoranti , ai piatti degli chef e al servizio prestato. La scelta è di una federazione che sa il fatto suo e che non teme i giudizi veri, ma teme solo quelli falsificati ad arte, per una concorrenza sleale o per motivazioni tutt’altro che nobili. Questa sperimentazione da un lato certifica, senza ombra di dubbio, l’esistenza di un cliente in un dato posto e in un dato ristorante, ma fa sì che il giudizio del cliente venga espresso sul proprio smartphone e letto, senza intermediazione alcuna, dalla “scatola della fiducia”, un apparecchio che riprende il messaggio e lo porta diritto a chi deve leggerlo. Il protocollo di questo sistema è di una start up potentina che ha destato l’interesse di molte aziende che operano nel mercato della qualità e dei servizi di gamma alta, come le catene degli alberghi di lusso , oppure le compagnie aeree, oppure le catene di vendita per ottenere un riscontro diretto sulla qualità dell’offerta nei negozi affiliati. Nel vederne il funzionamento mi sono posto il tema di quale rivoluzione una metodologia del genere possa portare nella erogazione dei servizi pubblici e privati, per migliorare il rendimento degli investimenti e per migliorare la qualità della vita. Immaginiamo solo un malato che usufruisce dei servizi ospedalieri e che, ottenuta la cartella clinica, scrive sul suo smartphone il suo giudizio sul trattamento ricevuto: questo giudizio arriva pari pari, senza possibilità alcuna di modifica, alla direzione sanitaria che ottiene materiale diretto di informazione per migliorare le cose che non vanno, si chiamino esse pulizia, oppure umanizzazione delle cure, oppure giudizio sul cibo. Oppure poniamo che la Regione , nel momento in cui finanzia gli agriturismi, imponga la metodologia blockchain. Io ti ho dato i soldi, il cliente mi certifica che ha mangiato un piatto tradizionale, che tieni il corner dei vini locali, dei prodotti tipici certificati, oppure quello dell’artigianato locale, ovvero che tieni e gestisce davvero e non sulla carta i servizi per cui hai chiesto il contributo regionale ( fattorie didattiche , spazi per bambini ecc. Il committente pubblico cioè garantisce giudizi, senza mediazione alcvuna, sugli investimenti fatti e sulla qualità dei servizi erogati. Mettiamo anche che il settore dell’assistenza agli anziani, la fascia più debole e meno protetta, si organizzi in questo modo, magari consentendo la delega ad un figlio o ad una figlia di un paziente anziano di utilizzare il cellulare e dialogare a nome del congiunto: quante cose uscirebbero fuori e come verrebbe migliorata l’assistenza: Insomma mille esempi di utilizzazione che fanno di questa tecnologia una rivoluzione nel rapporto tra servizi ed utenti. La sola condizione è che ci siano Amministrazioni improntate alla trasparenza ed all’efficienza e che organizzino i servizi credendo nel rapporto con i cittadini e non ignorandolo. Tutta la legislazione sulla comunicazione pubblica con gli sportelli dei cittadini, le Urp , gli uffici comunicazioni ha fatto flop perchè non c’era la volontà di offrire un prodotto a misura dell’utente, ma solo a misura del passo lento e dell’orecchio sordo delle Amministrazioni. Quando vedo quei Sindaci, quei consiglieri che stanno dalla mattina alla sera sui social e poi non portano avanti progetti di questo tipo, allora capisco dov’è il punto di rottura per realizzare un vero cambiamento. Non per metterla in politica, ma i cinquestelle sono partiti dal cittadino utente e se la piattaforma Rousseau poteva disporre di un sistema come questo, dove ogni iscritto al Movimento aveva la possibilità di dire concretamente la sua, allora un presidente della regione sarebbe stato scelto da ventimila iscritti, ognuno con il proprio smarphone, e non da trecento e passa ( ovviamente non è affatto un giudizio sulla qualità della scelta). Questo per dire che l’innovazione tecnologica, la scienza dell’informatica e gli strumenti nuovi di comunicazione, aprono un grande scenario di riavvicinamento tra amministratori e cittadini, tra politici e comunità ,tra partito e base del partito. Casaleggio l’aveva capito prima degli altri e forse le nuove invenzioni dicono che era un visionario perchè sapeva il fatto suo. Rocco Rosa
“IN QUESTO OSPEDALE I SERVIZI FUNZIONANO…….”F.TO TIZIO E CAIO
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