In Basilicata ci sono Istituti che resistono nonostante la loro palese conclamata inutilità. Uno di questi è il Difensore civico, prestigiosa Istituzione mutuata dall’Ombusdman nordeuropeo che prende le difese del cittadino dallo strapotere della Pubblica Amministrazione. Non so se altrove le prende le difese, qui il tutto si risolve in una lettera che va ed una che viene.Il cittadino denuncia al Difensore un arbitrio e il Difensore chiede lumi al Dipartimento interessato. Questi risponde citando una o dieci leggi che gli danno ragione ed il tutto viene restituito sotto forma di lettera al cittadino, che, a questo punto, capisce di aver perso solo tempo. Quarant’anni fa, questa istituzione è stata salutata come uno strumento eccezionale per risvegliare dal letargo la P.A. Ora abbiamo capito che non le fa nemmeno il solletico. Vogliamo adeguarci ai tempi? Se c’è questa volontà, allora ne si faccia un Istituto che guarda le leggi regionali prima che queste vengano approvate, e le guardi sotto l’aspetto delle garanzie da dare al cittadino utente della legge: trasparenza, tempi di risposta, iter dei ricorsi e via discorrendo. Contribuirà così a rendere una legge più adeguata alle esigenze dei cittadini, eliminando in partenza quelle arroganze che nascono dal vuoto normativo. Se vogliamo una Regione più snella ed efficace ,incominciamo a disboscarla da istituti e comitati che servono solo ad accontentare qualche supporter o qualche amico degli amici.
Istituti che Resistono
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