La grande Cultura e la grande Musica alla ex Cip Zoo

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di ROCCO PESARINI

 

In questi giorni la politica nazionale è alle prese con gli enormi problemi di attuazione del PNRR.

Mentre è da anni che, a Potenza, si parla dell’ex area Cip Zoo area che continua, dopo il progetto sognato dai “parchigiani” per la realizzazione del più grande parco cittadino e dopo il sogno inseguito dai tifosi del Potenza Calcio di vedervi realizzato il nuovo stadio, a languire e rimanere abbandonata come un gigante ferito, forse irrimediabilmente a morte.

Il tutto mentre le classi politiche ed amministrative che continuano a susseguirsi affermano, evidenziano o sottolineano quasi l’impossibilità di farvi e realizzarvi qualsiasi cosa, vuoi per motivi finanziari (di bilancio),  vuoi per presunte (forse nemmeno tanto) necessità di una approfondita bonifica, vuoi per chissà quali “necessità” di chissà chi.

Fatto sta che l’ex Cip Zoo può tranquillamente assurgere a monumento simbolo dell’immobilismo politico ed amministrativo tipico delle nostre latitudini, degno specchio di un’incapacità programmatica, di un’incompetenza progettuale e di mancanza di una Visione che sembra quasi condurci alla fatidica domanda “Ma perché esistiamo come città?”

Lasciando stare parallelismi con la vicina Matera, dove invece anche quest’estate si svolgeranno diversi festival di musica rock o leggera (ho già acquistato, ad esempio, insieme ad alcuni amici, il biglietto per il concerto dei Jethro Tull al Castello Tramontano del 29 giugno), dodici mesi fa orsono lanciai l’idea di utilizzare il ricavato derivante dalla tassa di soggiorno – ovviamente rimpinguata dalle altre finanze del bilancio comunale – per provare a metter su un cartellone di eventi estivi che, anche con la sapiente ricerca ed il coinvolgimento di imprenditori extraregionali, per la stagione estiva al fine, appunto, di immettere linfa vitale nelle vene proprio del movimento turistico cittadino che, in questi anni, sta davvero iniziando a crescere in maniera interessante.

Ritengo però che, oltre alle poste finanziarie e alla presenza di imprenditoria e management degli eventi, sia necessario garantire alla città di Potenza degne location dove poter appunto svolgere manifestazioni musicali e culturali di un certo spessore e capaci di attirare numeri importanti di partecipanti che, dovendo presumibilmente poi mangiare e dormire, finirebbero probabilmente per implementare quei flussi turistici sui quali tanti dicono di puntare.

E qui purtroppo non bastano Teatro Stabile, Galleria Civica o Palazzo della Cultura ma urge realizzare nuove strutture evitando, però, l’errore ad esempio commesso con il Palabasento a contrada Lavangone, rimasto la classica cattedrale nel deserto, mostro di cemento abbandonato al suo destino e non più (ma forse non lo è stato mai) appetibile per qualcuno che, anche solo lontanamente, voglia o volesse provare a produrre concerti e spettacoli come avviene, ad esempio, a 80 km al Palasele di Eboli.

E allora perché non pensare di pensare, progettare e realizzare, magari vedendo se esiste una sponda favorevole nel PNRR, una struttura o un impianto proprio in quell’ex area Cip Zoo?

Perché non immaginarvi la nascita di una sorta di un Polo delle Arti dove poter all’occorrenza svolgere un concerto di un certo livello piuttosto che un grande spazio espositivo piuttosto che un evento aggregativo di qualsiasi natura? Magari collegandolo e inserendolo in un sistema integrato con il vicino Parco Fluviale del Basento e un Ponte Musmeci finalmente ristrutturato?

Al termine della lettura di queste considerazioni, già mi immagino i “Non si può fare”, i “Non è cosa”, i “Conviene lasciare le cose così come stanno e tra qualche anno poi vediamo…”.

Li immagino e quasi li sento, riuscendo quasi a vedere le espressioni disgustate e i “musi torti” di quanti finto disinteressati. MI interessano poco.

Se dovessi un giorno avere responsabilità di amministrazione in questa città, questo è un progetto, un sogno, cui dedicherei moltissime energie.

P.S. Un altro mio grande sogno è riuscire a realizzare (o creare le condizioni) per un grande festival rock nella città di Potenza. Ho già il nome in mente ma ve ne parlerò una prossima volta.

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