Giovanni Benedetto
Il Potenza fa come il gambero: un passetto avanti e due indietro.
La partita contro il Picerno ha fotografato lo stato comatoso in cui il Potenza si trova quando gioca su campi lontani dal Viviani.
I quindici minuti del secondo tempo, che l’ha visto più deciso a darsi una mossa per recuperare il forte distacco, non sono serviti per recuperare la scoppola del primo tempo.
Il Potenza non ha mai impensierito il portiere Summa, c’è riuscito nel secondo tempo, col solito Caturano che, quando viene servito in area, non perdona.
Per il resto, la cronaca registra una partita giocata benissimo dal Picerno che oltre a fare tre grandi gol ha costretto il portiere Gasparini a ricorrere agli straordinari per limitare il passivo già di per sé pesante.
Cercare le spiegazioni della disfatta non regge molto, come pure addossare sull’allenatore le responsabilità della deblace: in questi casi è una responsabilità che va condivisa con i calciatori, i tecnici e la società.
È tutto l’insieme che non riesce a trovare un amalgama per sviluppare un gioco secondo i dettami suggeriti e studiati negli allenamenti. Se anche nel prossimo futuro non si troverà un sistema di gioco convincente e un rendimento continuo non resta altro che ricorrere al mercato di gennaio mandando a casa chi non ha risposto alle aspettative della vigilia.
Parola ai tifosi
Davide Di Bono
Tra paralisi del sonno, incubi presenti e sogni d’oro.Siete a letto, state dormendo ma a un certo punto vi sentite cadere nel vuoto, oppure vi sentite coscienti ma non riuscite a muovervi. Non è la trama di un film horror ma una sensazione che almeno una volta nella vita abbiamo provato tutti: si chiama “paralisi del sonno”.
È sembrato proprio questo lo stato in cui è caduto ieri il Potenza, nel corso del primo tempo al Donato Curcio. Completamente in balìa dell’avversario, presi a schiaffi senza esser riusciti a reagire con nessuna contromisura, con un brevissimo risveglio nei primi dieci minuti del secondo tempo che non è servito. La partita era persa e la squadra ormai narcolettica.
Se i giocatori sono stati paralizzati nel sonno, i tifosi presenti allo stadio e quelli a casa hanno vissuto un vero e proprio incubo. E io ho ricevuto anche un bellissimo regalo di compleanno…
In questi casi bisogna ammettere gli errori fatti, lavorare a testa bassa in allenamento e avere coraggio durante la partita, ma le dichiarazioni in conferenza di mister Lerda, evidentemente a disagio, sono state da “mondo dei sogni”, per rimanere in tema.
Come sempre, ad ogni difficoltà, l’intera piazza rossoblu si accende in catastrofismi e rabbia. Questa volta però la fase della stagione è particolarmente dedicata, ogni scelta sbagliata può pesare sempre di più. Serve far trovare alla squadra una lucidità e una costanza mai avute in questa stagione, perché gennaio è ancora lontano e gli investimenti della società non sono stata irrisori. Bisogna essere coscienti, vigili, non più sonnambuli.
Non sono tra quei tifosi che si aspettano nell’immediato la notte in bianco per la gioia di una promozione, ma nemmeno credo di dover meritare tutti questi incubi.
Potenza merita un presente migliore, merita di sognare sì, ma ad occhi aperti e con i piedi per terra.
Tonino Loponte