Venerdì 29 marzo si è svolta la 50^ edizione della “Via Crucis vivente”. L’evento è stato organizzato anche quest’anno dalla Parrocchia Santa Maria Maggiore di Pignola in collaborazione con l’Azione Cattolica locale, il gruppo teatrale “Il Sipario”, l’ASD Equitation Passion di Postiglione e con il settore giovani della Proloco “Il Portale” di Pignola. La regia è stata affidata a Paolo Rosa e Stefania Covino con la collaborazione di Davide Lauria, Giuseppe Signorelli, Francesco Palmieri, Fausto Marcogiuseppe e Anna Candela che hanno curato gli aspetti scenografici e tecnici. Tanti sono stati i figuranti che si sono impegnati a far rivivere prima nella Chiesa Madre di Pignola e poi per vie del centro storico gli ultimi momenti di vita di Gesù. La Via Crucis, come ha sottolineato il parroco Don Antonio Laurita, è un momento di partecipazione attiva al mistero della passione e morte di Gesù Cristo per questo è un appuntamento immancabile per la comunità pignolese, una tradizione da difendere e tramandare. La parrocchia non può dunque esimersi dal far vivere in maniera più intima e coinvolgente quest’evento che riunisce l’intera comunità e permette di vivere i misteri pasquali. La rappresentazione sacra è stata pertanto l’occasione più propizia per ripercorrere la via del Calvario ascoltando dalla voce dei protagonisti il racconto degli avvenimenti. Ogni personaggio ha incarnato una sfaccettatura di umanità.
Nella storica rappresentazione di Pignola il racconto dei fatti ha seguito una narrazione cronologica: tutto ha avuto inizio nella notte abitata dalla solitudine nel Getsemani e caratterizzata dal tradimento di Giuda. Da qui sono poi stati poi ripercorsi i momenti salienti che hanno condotto Gesù alla croce, dal Sinedrio al processo a Gesù davanti a Pilato dove il racconto è diventato corale fino ai momenti toccanti e silenziosi dell’incontro con la Madre, con la Veronica, le pie donne e con Simone di Cirene. La rappresentazione si è dapprima svolta nella Chiesa Madre per poi continuare lungo le strade e i larghi del centro storico.
Ma i momenti più emozionanti si sono svolti tra i ruderi della Chiesa di San Donato dove si è inscenata la morte del Redentore con l’alzata delle croci, in uno degli scenari più belli e suggestivi della regione che ha dato la sensazione di vivere il Golgota.
Insieme alla narrazione, le parti recitate, i costumi, le suggestive musiche, hanno trovato spazio anche la meditazione e la preghiera. Il messaggio ultimo della rappresentazione è che seppur tutto sembra concludersi in quel doloroso saluto, il Mistero della Pasqua “esplode” nella certezza della Resurrezione. Da questo incontro tra la Croce e il popolo nasce la Preghiera.
È questo il giorno in cui l’assemblea si raccoglie per meditare sul grande mistero del male e del peccato che opprime l’umanità, per ripercorrere le sofferenze del Signore che espiano questo peccato. Adorare la Croce presuppone tre azioni: incedere, svelare, proclamare. E questa gioia nasce dalla certezza della Salvezza che raggiunge ogni uomo, di qualunque classe e categoria, di cui la Preghiera Universale rappresenta una splendida sintesi. E di tutto questo con la suggestiva e storica rappresentazione della via Crucis l’Azione Cattolica e tutta la comunità parrocchiale di Pignola hanno fatto sintesi offrendo anche quest’anno una straordinaria testimonianza.