LE DIFESE NATURALI DA MOBILITARE CONTRO IL COVID

1

di Teri Volini

Si fa un gran parlare di misure preventive per il Covid-19, ed è diventato un mantra la prescrizione di “indossare le mascherine, lavarsi le mani e distanziarsi”.
Tuttavia, a uno sguardo appena più attento, queste raccomandazioni sono oggettivamente insufficienti a garantire una corretta prevenzione, dal momento che vengono ignorate / sottaciute le indicazioni basilari, quelle che attengono allo stile di vita e alle condizioni ambientali in cui ci ritroviamo.
Non viene affatto nominata la fondamentale attenzione alle difese naturali che ciascuno di noi possiede, ma a cui bisogna prestare la massima attenzione perché facciano il loro prezioso lavoro, in modo da aiutarci  a prevenire e contrastare le infermità, di qualsiasi malattia si tratti, e a maggior ragione le infiammazioni virali.
Le precauzioni si riferiscono in primis all’aria che respiriamo, all’acqua che beviamo, al cibo che ogni giorno entra nel nostro corpo per darci nutrimento, ma anche al livello di stress, all’eccessiva preoccupazione, etc.
Qualsiasi individuo provvisto di una seppur minima logica, capisce che, se gli elementi fondamentali per la nostra vita sono carenti o troppo copiosi, e se nella fattispecie sono  di scarsa qualità, la salute non se ne giova; e se si presentano – come oggi non è raro che sia – inquinati e malati essi stessi, non possono che nuocere pesantemente al corpo fisico, predisponendoci alla malattia.

Lavarsene le mani

E tuttavia non se ne parla per niente: come se, per preservarsi, bastassero le mascherine, il distanziamento sociale e il lavarsi le mani!

Ma a lavarsene le mani e la coscienza sono proprio coloro checonsapevolmente o meno, forse perché ciò metterebbe il dito sulla piaga, e comporterebbe quei cambiamenti epocali a livello mondiale,   radicali eppure indispensabili se non vogliamo estinguerci! – a cui non siamo pronti o che i governi non sarebbero  disposti ad attivare, perché andrebbero a discapito di troppi interessi in ambito economico, sociale, agricolo, industrialenon parlano del danno enorme procurato alla salute dall’inquinamento, dall’elettromagnetismo spinto, dall’elettrosmog, dalle estrazioni petrolifere (fin dalle prime fasi di ricerca degli idrocarburi, che immettono in profondità persino del cianuro, che passa poi alle falde acquifere e a tutto il resto..); dai fumi emessi da ogni ciminiera possibile per l’uso di carburanti fossili, acciaierie, e dai tremendi inceneritori, compresi quelli a biomasse; dallo stesso fumo di sigaretta alle micidiali polveri sottili; da tutti quegli elementi estremamente dannosi che – ignorando per avidità  i metodi biologici di coltivazione –  vengono utilizzati in agricoltura, sulle coltivazioni e nel terreno, come insetticidi, pesticidi, glifosati, per non parlare dei rifiuti tossici o addirittura radioattivi, che sono diventati la norma anche nei pressi dei campi.
I prodotti sono poi tranquillamente distribuiti ovunque, acquistati e immessi tranquillamente nel nostro corpo con tutto il loro carico venefico: così. pian piano, il sistema immunitario non ce la fa più: si arrende, e non è più in grado di contrastare gli assalti delle patologie più disparate.
Anche riguardo alla scelta dei cibi c’è da prestare attenzione, se non si vuole affaticare il nostro sistema immunitario, meraviglioso sì, ma non soprannaturale!
Bisogna che il corpo si mantenga il più possibile alcalino, perciò vanno  evitati  i cibi e le bevande acidificanti, gli alimenti animali (e in parte quelli di origine animale), gli alcoolici, gli oli cotti o fritti, i conservanti, i farinacei commerciali etc.
Dobbiamo pensare che questi elementi dannosi entrano, più volte al giorno, per 365 giorni all’anno, nel nostro organismo!

Veridicità dell’informazione

Nella grande confusione che caratterizza i nostri tempi nella comunicazione, è essenziale valutare la veridicità delle informazioni che, anche nel campo dell’alimentazione,
è pesantemente inficiata dalla pubblicità delle ditte produttrici, che badano solo ai loro interessi economici: ma per ciascuno di noi  la salute dev’essere il bene primario, ed è quindi conveniente prendere informazioni aggiornate, da fonti attendibili, sostituendole a quelle, zeppe di pregiudizi e menzogne, finora propinateci.
Vedi anche: La scienza che lavora per la nostra salute – articolo/ricerca http: / / terivolini.blogspot.com / 2017 / 04 / la-scienza-che-lavora-per-la-nostra.html

Cibo spazzatura, cibi acidificanti e cibi alcalinizzanti

 “Il risultato acidificante o alcalinizzante dell’ingestione dei vari cibi viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro, il valore che le cellule dovrebbero avere per funzionare bene (un po’ più di 7)). Tra gli alimenti che acidificano il corpo, primeggia lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti (pH molto acido, 2,1); la carne e tutti i prodotti di origine animale (latte e formaggi, ricotta, yogurt..); il sale raffinato, la farina raffinata e tutti i suoi derivati (pasta, torte, biscotti, merendine etc); pane commerciale (la maggior parte contiene grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti); lievito; grassi idrogenati; antibiotici e  medicine in generale; caffeina (caffè, tè nero, cioccolato); alcool; tabacco; tutti gli alimenti manipolati, in scatola, con conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti; bibite, edulcoranti, etc.
Sono cibi anti-fisiologici, molto vicini a quel cibo spazzatura che all’industria alimentare fa comodo produrre, e vengono consumati almeno 3 volte al giorno, per tutto l’anno: e qui non è stata neanche considerata la loro scarsa qualità, che peggiora ulteriormente le cose, considerate le modalità innominabili dell’allevamento del bestiame quelli di coltivazione, con  cibi alcalinizzanti: tutte le verdure crude, sane, che producono ossigeno; i frutti, alcuni semi, come le mandorle, sono fortemente alcalini; i cereali integrali; l’unico cereale alcalinizzante è il miglio, tutti gli altri sono leggermente acidi, ma è bene consumarne per la necessaria percentuale di acidità della dieta. I cereali vanno consumati cotti. Il miele è alcalinizzante, la clorofilla è fortemente alcalina, da qualsiasi pianta, in particolare aloe vera, aloe arborescens etc. L’acqua pura è molto importante per la produzione di ossigeno, come l’aria pulita, ovviamente. Preferire i cibi crudi a quelli cotti. L’ideale è dunque che l’alimentazione sia in prevalenza alcalina, eliminando i prodotti più nocivi. Il movimento è indispensabile: ossigena tutto il corpo, mentre uno stile di vita sedentario lo spegne”.

Estrapolazione dallo studio documentato: https://terivolini.blogspot.com/2017/12/cibo-e-malattie-per-evitare-il-cancro.html )

Cibo immateriale: pensieri ed emozioni alcalinizzanti

È indispensabile anche comprendere l’importanza del cibo immateriale: anche i pensieri possono essere alcalinizzanti o acidificanti! È quindi importante, oltre ad evitare di andare in panico, nutrire pensieri buoni, pensieri positivi. Le emozioni negative sono predisponenti in senso patologico, mentre le buone emozioni, amore, empatia, gioia, collaborazione e buon umore, lavorano a nostro favore…
Insomma, se ci vogliamo bene, e vogliamo veramente difenderci dalle patologie, dobbiamo essere capaci di una vera rivoluzione: un coraggioso, radicale  cambiamento nelle nostre abitudini!

 

Condividi

Sull' Autore

Pittora, incisora, performer land artista, designer, ricercatrice, poeta, portatrice di memoria, linguista, conferenziera... ha esposto dagli anni '80 le magiche suggestioni de La Montagna Stregata – ispirata alle piccole dolomiti lucane di cui è originaria – seguita da diversi cicli di Opere pittoriche, presenti in oltre 90 mostre personali in sedi regionali, nazionali ed estere, come Potenza, Milano, Zurigo, Winterthur, Nizza, New York, Arles en Provence, Canterbury... con notevoli riscontri di critica e pubblico, ed in numerose collettive, con pubblicazioni, premi e riconoscimenti. Tramite i diversi linguaggi espressivi - pittura, scultura, poesia, installazioni, performances, azioni simboliche, video, manifesti d’artista, ricerche, conferenze, articoli, incontri mirati con le giovani generazioni e la società civile - l'Artista biofila si fa promotrice di un nuovo rispetto per il pianeta, percepito non come un oggetto da dominare e sfruttare, ma come Terra Madre, generatrice e nutrice di tutti i viventi. Presidente del Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza, ha al suo attivo un sito web e un blog, due raccolte poetiche, una trentina di ebook, pubblicazioni su diverse testate a livello regionale e nazionale, la collaborazione in free lance con La Grande Lucania, Il Lucano, Il Capricorno, Talenti Lucani, Valori... Canta nella donna il valore femminile originario, sottolineandone sacralità, bellezza e magia nell’esuberante creatività e nella corrispondente ciclicità con la Natura: l'una e l'altra essendo portatrici e nutrici di vita. Preconizza un tempo in cui l'arte e la vita siano coincidenti ed in cui sia possibile riconquistare l'incanto gioioso di fronte alla bellezza e al mistero della vita sulla terra.

1 commento

  1. Pingback: Costituzione e salute: una lettura sbloccata dell’art. 32 - Talenti Lucani - Passaggio a Sud

Rispondi