ll Potere issa la sua bandiera su una città sconfitta

by Rocco Rosa
L’ennesima lite in casa Pd sulla sorte da assegnare al Sindaco di Potenza De Luca, ormai sancisce la morte di questa Amministrazione comunale ed, insieme ad essa, la fine di un partito inteso come espressione della volontà dei cittadini. Tolto qualche addetto ai lavori, nessun potentino ha chiesto il dissesto e nessun potentino ha chiesto che si rispondesse al dissesto con un’attività quotidiana di bassissimo profilo, incardinata sulla mera sopravvivenza , su una giunta anonima e su un Sindaco che è riuscito talmente a sbagliare da assumere su di sé tutte le responsabilità di questa baraonda. E’ chiaro che ingrandendo l’orizzonte con le lenti dell’analisi politica , ormai il voto si avvicina pericolosamente e se i maggiorenti del Pd trovano la quadra di una coesistenza stabile fino al 2018, anche il Comune capoluogo potrà essere messo su tavolo di una trattativa globale. I cittadini , pur non volendo entrare nel terreno della fantapolitica, che è materia ormai professionale, sanno che si arriverà a tanto e , se debbono passare altri mesi per decidere se si vota o meno, sopporteranno con la consueta rassegnazione anche questo ulteriore periodo di di..sgoverno. Che può mai succedere? Il potere in una città dove ormai il controllo è a uomo e non a zona, è capace di mettere insieme il diavolo e l’acqua santa , gli innovatori e i conservatori, destra e sinistra, giovani e vecchi in nome di un disegno che nessuno capisce ma rispetto al quale nessuno è intenzionato a tirarsi fuori. L’essenziale è esserci dentro. I Cinque stelle, l’opposizione ? Si, d’accordo, potranno pigliare qualche consigliere in più ma la sostanza non cambia . Il potere è in grado di mettere insieme il pacchetto di voti che serve, anche se è un affare maledettamente maleodorante. Da questa vicenda esce vincitore l’ex Sindaco con la sua azione nichilista “muoia Sansone con tutti i Filistei”. Ecco, i cittadini filistei stanno boccheggiando, mentre Santarsiero issa la sua bandiera su una città sconfitta dall’ipocrisia, dal tradimento, dalla visione corta di questa classe dirigente.