Nasce il sole in cima,
ove terra e ciel contano i Tuoi passi,
in solitaria e tacita armonia,
tra belati, zoccoli e mulattiere sinuose
a Te salgon fedeli fra le boscaglie ombrose,
con suole, fiacche di rovi, su speroni di monti
gli scalator dell’Altissimo in cerca di orizzonti.
L’ora s’adopra
al trepidare del cammino,
sul selciato erto e pensoso,
che accoglie anime e pellegrini
dai palmi giunti, coronati di decine e croce
e i piedi crudi sul sentiero di pace.
Popoli e paesi
a Te giungon vicini e distanti
per infiammar core e sguardo
a tenderti la mano
e offrir vita e vicinanza
a Te che Iddio cinse di speranza.
Su lande d’erba e petali spinosi
il passo della fede avanza
dal Sacro Monte al verdeggiar a valle,
di spalla in spalla fra le genti
al levitar da sole a luna
lo spirto di una Madre santa e bruna.
Onori e gloria,
Patrona in ciel e di chiese lontane,
di umane sorti e di terre lucane,
note d’arpe e cori d’organo pregiati
a Te si votan fra ceri e voci,
fra sentieri scalzi e misteri recitati.
Del devoto e il forestier
con palpitante luce, ragione e cuore abbagli,
il tuo fulgor, sul nero oro fumoso, staglia…
sguardo e Figlio volga bontà sul mondo e sulla gente
Tu, Madre d’intera Umanità
e Regina d’Oriente e Occidente.