QUELL’OMELIA CHE NON TI ASPETTI

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DINO NICOLIA

La cosa più bella della Festa della Madonna di Viggiano? La Madonna, ovviamente, e poi la consueta folla di pellegrini. Sarebbe facile rispondere così. Invece, mi piace sottolineare ulteriormente (altri lo hanno già fatto prima di me), che la cosa più bella di questa festa è stata l’omelia di Monsignor Carbonaro. Quell’omelia che non ti aspetti, che i lucani attendevano da decenni e i più rassegnati non si aspettavano ormai più da un membro del clero. E invece, eccolo arrivare dal più alto rappresentante del clero lucano. Sentire rilanciare dai media la tirata d’orecchie alla politica evanescente lucana attraverso i numeri impietosi che stanno portando questa regione verso l’estinzione fa rumore: “Nessun giovane lucano, laureato o diplomato si convincerà, a forza di bonus, a rimanere o tornare in Basilicata. Solo il lavoro e la qualità dei servizi, a partire da quelli sanitari, possono convincere le nuove generazioni a rimanere o tornare e mettere su famiglia”. Un vescovo che parla al cuore della gente e alla mente di chi dovrebbe tracciare una traiettoria di sviluppo. Un vescovo che si fa voce del popolo di Maria, delle genti lucane inascoltate dalla politica, dai più deboli, da coloro che si preoccupano del futuro dei loro figli e delle scarse prospettive che questa terra offre. Monsignor Carbonaro sembra proprio la persona giusta al momento giusto. Le sue parole oneste e sincere hanno riecheggiato in quella che viene definita la più grande piazza lucana, con oltre 10mila pellegrini di tutto il Sud Italia che hanno accolto la Vergine Nera nel suo ritorno a Viggiano dal monte. In un intreccio tra sacro e profano, come avviene ormai dalla notte dei tempi, il tema della fede ha incrociato i bisogni dell’uomo: il lavoro, la pace, la sopravvivenza di un popolo ed il futuro di una terra. Auspichiamo che Monsignor Carbonaro possa essere il pastore della conciliazione della Chiesa con il popolo lucano, dopo la torbida vicenda di Elisa. Per troppo tempo i lucani hanno dovuto assistere allo spettacolo di un clero accondiscendente e incline al potere e ai conflitti di interesse piuttosto che legato al popolo di Dio. Ci auguriamo che Monsignor Carbonaro possa dare la giusta attenzione all’impegno civico dei cittadini che hanno visto disattendere le responsabilità degli uomini politici. Sono maturi i tempi del cambiamento. Tante donne e tanti uomini, mai impegnati in politica prima, stanno scendendo in campo perché consapevoli che solo un radicale cambiamento di uomini e valori porterà ad un radicale cambiamento del destino di questa terra e delle sue giovani generazioni come spiegato dallo stesso vescovo : “Al primo posto vanno messi il bene comune e i bisogni dei giovani che chiedono attenzione per il loro futuro da vivere qui, evitando diaspore che sono davanti ai nostri occhi e che creano rassegnazione” e ancora, “occorre individuare insieme progetti coraggiosi e lungimiranti che vincano le polarizzazioni e le politiche dei bonus, guardando concretamente alla formazione delle giovani generazioni, alla sanità pubblica e al lavoro precario non come una concessione, ma come un diritto”. Caro Arcivescovo, con le sue parole abbiamo potuto constatare che lei ha guardato profondamente al cuore di questa terra e delle sue genti, dove la politica non è riuscita mai neanche ad avvicinarsi. É bello sapere di poter contare anche su di lei per prenderci insieme cura della terra lucana. Auguri e avanti così. 

 

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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