REGIONE, UN’ALTERNATIVA CHE NON METTA IN SICUREZZA IL PALAZZO NON E’ CREDIBILE

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Inviterei tutti quelli che anelano ad una alternativa a questo tipo di politica a non partire da un consolatorio “peggio di così”, perchè l’esperienza ha dimostrato che non c’è limite al peggio e che per anelare al meglio bisogna cambiare le regole prima che le persone. Si perchè ogni alternativa, anche quella più radicale, non ha mai messo in discussione la deriva che ,nel tempo, la politica è andata prendendo, ora crendo commistioni tra poteri diversi, ora ritagliandosi fette di privilegi, ora piegando leggi alle proprie necessità di consenso politico.  Per cui, al di là del diverso colore delle maggioranze che si sono a volta volta costituite,il cambiamento non è andato mai verso il meglio ma verso il peggio, scavando ogni giorno terreno sotto l’impalcatura democratica creata dalla Costituzione e dagli Statuti regionali.. Stante questa situazione, la fiducia che un ricambio di classe dirigente possa di per sè produrre un cambiamento del modo di governare, introducendo più moralità, più rigore e più rispetto dei diritti di tutti, è, da un lato, una speranza ingiustificata, dall’altro una rinuncia a dettagliare una delega ai propri eletti, lasciando loro il mandato in bianco. Proprio la situazione in Basilicata consente di dire che passaggio preliminare di un programma alternativo, nei fatti e non a parole, non può che essere il ripristino integrale delle regole che sono state sinora messe sotto i piedi dall’attuale maggioranza, sia come attribuzione impropria di poteri, o come interpretazione di comodo di alcune leggi, sia come  disconoscimento di norme pure chiaramente dettate nello Statuto regionale.  In buona sostanza , prima ancora di iniziare a lavorare, bisogna mettere in piedi un palazzo che è stato cannoneggiato nella sua impalcatura democratica e che ha bisogno di ritrovare un assetto equilibrato e stabile. Avremo modo di dettagliare le alterazioni prodotte da decisioni che hanno sovvertito profondamente l’equilibrio tra diverse funzioni dell’amministrarzione regionale, cancellando la differenza tra chi agisce e chi controlla, con grave nocumento per la trasparenza degli atti e per la legittimità degli stessi. Possiamo solo dire che lo strappo è stato grave e che l’opposizione si è fatta trovare impreparata o non sufficientemente motiva per ingaggiare una battaglia dura a difesa della corretta amministrazione. Proprio questa mancanza di energia alimenta il sospetto che tutto sommato questo sommovimento possa essere funzionale anche per il dopo, secondo una accertata convenienza di un Presidente eletto ad agire legibus solutus. Ebbene , una coalizione che voglia candidarsi ad essere alternativa non può preliminarmente non incaricarsi formalmente di togliere queste macerie dal campo e a riprendere una vita istituzionale normale. Un preambolo politico che dovrebbe costituire , tra partiti che vogliono essere credibili, la premessa di un accordo preelettorale improntato veramente a quel minimo di regole che sostengono il vivere democratico. Chi fa orecchie da mercanti si candida a perpetuare il peggio. Vedremo.  Rocco Rosa

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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