Un delirio di onnipotenza colpisce il Generale Bardi , ormai convinto di essere stato mandato per salvare la regione dal baratro, perchè prima di lui c’erano solo politici che si spartivano il potere senza nessuna responsabilità e nessun rispetto verso le cose di tuttI. Poi è’ arriovato lui con un bel pensiero in testa, il solo che si riEsce a percepire nettamente in un mare di ovvietà comunicative: non fidarsi dei lucani, prendere personale da fuori, possibilmente farseli segnalare da personalità di alto livello di questo centrodestra, esautorando i dirigenti locali dei partiti di maggioranza, e andare avanti contro tutti e contro tutto. Adesso ne arriva uno nuovo e c’è da sperare non sia la solita cartuccia vuota, perchè l’Asp sinora è stata retta da un ottimo amministratore, prima che gli dicessero di fare le valigie per eccessiva indipendenza. Se uno si mette in testa di sfasciare la sanità lucana, pggi ha un punto di riferimento cui ispirarsi: il Plenipotenziario Bardi che ha considerato il suo incarico come una continuazione del racconto di Cristo si è fernato ad Eboli. Con Bardi siamo arrivati a Potenza e Matera ma quello che lascerà sarà peggio di quello che c’era ai tempi di Levi. Arroganza, incoerenza, segretezza assoluta, contatti in prima persona, Bardi ed il suo cerchio magico hanno deciso che la DEMOCAZIA VA INTERPRETATA nel senso di un presidente che prende tutte le decisioni, non si consulta con nessuno, non tiene in nessuno conto i rapporti di potere, va avanti come se dovesse rispondere direttamente al Padre Eterno. E il bello è che nesdsuno si azzada a fiatare, tutti zitti e incapaci di dire la loro. Sotto sotto però mugugnano e si dicono che questa storia finirà con la Legislatura perchè nessuno vuole ripetere questa disgraziata esperienza, ben sapendo che con Bardi ancora in sella la sconfitta è più vicina. Ma Bardi di questo se ne infischia: parte dal concetto che è Ropma a decidere e lui a Roma ha dimostrato di sapersi muovere conquistando la fiducia di leader autorevoli. Su questa scia di comportamenti anomali si muove anche la Pulvirenti, firmataria di una nomina che ha lascaito perplessa tutta la struttura: l’incarico della U.O.C. “Innovazione Tecnologica ed Attività Informatiche”; alla d.ssa rossella Bisceglie. Naturalmente mancava il parere obbligaotiro ma non vinciolante del direttore amministrativo, dopo le dimnissioni del dr.Tricarico. Pur sapendo che c’è in piedi una graduatoria da cui attingere per il Direttore Amministrativo, la Pulvirenti se ne è uscita con la clausola che “In caso di assenza o impedimento del Direttore Amministrativo, le sue funzioni sono svolte temporaneamente da un Direttore di Struttura Complessa, nominato dal Direttore Generale con atto scritto su proposta del Direttore Amministrativo stesso. La funzione sostituiva non deve superare i sei mesi e può essere revocata in qualsiasi momento; qualora l’assenza si protragga, in modo continuativo, oltre i sei mesi, il Direttore Generale procede alla sostituzione definitiva nei modi e nei termini, Tutto corretto, non fosse che nessuno ha voluto accettare l’incarico di sottituzione temporanea del direttore mancante..
Ecco, fermi tutti ! Il nome deve arrivare da Potenza, che, probabilmente ,in accordo con Roma sceglie il fiduciario di questo o quel personaggio politico, cui si è consegnato parte del potere in capo a questa Regione. Rocco Rosa,
SBERLEFFI AI DIRIGENTI LUCANI: BARDI CONTINUA A SCEGLIERE FUORI REGIONE
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