In un territorio difficile com’è il cosidetto “osso” della Basilicata, la zona che va dalla collina materana verso l’interno della Basilicata , con piccoli paesi sparsi e di difficile collegamento, fa notizia anche l’acquisto di un’ ambulanza da parte di un’associazione che fa del volontariato la propria ragion d’essere. Questo acquisto ha consentito di riprendere l’attività di trasporto di ammalati o di persone indigenti che debbono comunque recarsi negli ospedali per la dialisi o per altri esami, e già a gennaio sono stati effetuati oltre venti viaggi. L’efficacia di questo servizio in zone disagiate è qualcosa su cui bisogna riflettere anche nella costruzione della nuova rete di continuità assistenziale. Il volontariato consente, se corredato delle attrezzature minime necessarie, di risolvere tanti problemi logistici e di assistenza alle persone, come l’accomapgnamento di infermiere, l’acquisto di medicinali per le persone non deambulanti o appunto il trasporto nei luoghi di cura. E la cronaca sovviene a dimostrarne l’utilità, stante appunto alla denuncia del Sindaco di Stigliano, secondo cui Il servizio 118 dell’emergenza urgenza è costretto a dividersi il Medico con la postazione PPI (Punto di primo intervento con medico e infermiere). Una equipe che spesso viene impiegata in attività da codice verde o di semplice spostamento pazienti, attività che in maniera qualificata possono svolgere le associazioni accreditate e qualificate proprio a far questo.

ALCUNI COMPONENTI DELL’ASSOCIAZIONE CON AL CENTRO IL CONSIGLIERE BRAIA
L’associazione è dunque tornata in queste settimane ad effettuare il trasporto di pazienti grazie al nuovo mezzo dotato di defibrillatore, bombole ossigeno e attrezzata per diverse emergenze, e si apre a ulteriori affiliazioni. Propone alla comunità l’erogazione dei servizi legati al trasporto e soccorso infermi a mezzo di una ambulanza di tipo B; che all’occorrenza può essere medicalizzata. Che sarà poi utilizzata anche per trasporto emodializzati e diversamente abili non appena sarà disponibile anche la pedana; trasporto pazienti per terapie continuative, rieducative e riabilitative ma anche trasferimenti, dimissioni, soccorso e assistenza nelle maxi emergenze e calamità; assistenza sanitaria a manifestazioni di massa (sport, concerti, fiere), assistenza e servizi domiciliari di base, sostegno e cura alla persona. Tra i soci vi sono 2 Medici del 118 e 8 Infermieri, più 2 Autisti del 118. La medicina ha fatto e continua a fare enormi progressi nel debellare malattie e/o offrire soluzioni farmaceutiche che diano risposta immediata alla guarigione e/o al post convalescenza. Prima ancora della somministrazione dei farmaci bisogna intervenire “iniettando” una grande dose di amore, affetto, dialogo, al fine di combattere il male peggiore dell’umanità che è la solitudine, su cui la pandemia ha dato un colpo di grazia. Il primo apporto o sostegno alla persona malata, sola, disagiata deve potersi fondare su quanto di più umano, come la solidarietà, esiste per poter ancora oggi garantirsi un futuro. Aiutare il prossimo produce benessere anche a se stessi, in questa convinzione l’associazione continuerà ad operare sul territorio.